La sfemminellatura del pomodoro: quando, come e perché?

C’è chi la chiama sfemminellatura del pomodoro, chi scacchiatura. In Puglia la chiamano spuddrimatura, in Abruzzo le cosiddette “femminelle” o “cacchi” si chiamano nipoti, mentre in Trentino “fioi ovvero figli” e dunque “sfiolatura”. In Veneto questa pratica di potatura viene chiamata addirittura la castratura dei pomodori ed in Liguria invece dicono “togliere i bastardi”. In tanti si chiedono a cosa serve, ma prima di tutto cos’è e come va eseguita.
E’ una pratica di potatura verde che serve a non togliere l’energia alla pianta durante la crescita e la produzione dei frutti, in modo che il vigore e le sostanze nutritive non vengano sottratte al regolare accrescimento dei vegetali ed alla fruttificazione. La pratica di scacchiatura permette di mantenere la pianta più vigorosa, di avere frutti più grandi e sani.
La scacchiatura dei pomodori consiste nel rimuovere, con le dita o con le forbici, i germogli che si formano all’ascella fogliare, cioè nel punto d’intersezione tra il fusto principale della pianta e la branca secondaria. Sono “getti” che vanno tolti altrimenti diventano molto grandi e ramificano togliendo vigore alla pianta principale ed i pomodori restano più piccoli. C’è chi addirittura nel togliere tali porzioni, le trapianta ottenendo una pianta di pomodoro uguale alla pianta madre.
L’impiego del fertilizzante naturale Bio Aksxter® aumenta l’elasticità dei tessuti vegetali e la turgidità dei getti ascellari semplificandone la rimozione e, consentendo una più rapida cicatrizzazione, evita l’eventuale ingresso di agenti patogeni. Ciò permette di ottimizzare al massimo lo sviluppo vegetativo delle piante di pomodoro che, in ultima analisi, si esprime in un migliore equilibrio in termini di rapporto tra massa vegetale e fruttificazione ottenuta.
Le femminelle vanno asportate prima che raggiungano i 3 cm di lunghezza e la scacchiatura va portata avanti per tutto il ciclo vegetativo.

Particolarmente utilizzata nel pomodoro, la sfemminellatura si attua anche in altre colture quali zucchine, melanzane, peperoni, vite, etc.
Nella coltivazione del pomodoro bisogna però distinguere due grandi gruppi: piante di pomodoro determinate e le piante indeterminate. Le piante determinate sono tutte quelle varietà di pomodoro che hanno una crescita cespugliosa bassa, non rampicante. Ne esistono moltissime e sono perlopiù destinate alla trasformazione del pomodoro in conserva o pelati. Le varietà di pomodoro indeterminate invece sono quelle che hanno caratteristiche rampicanti, quelle che producono molta vegetazione e che spesso hanno anche tante ramificazioni laterali.
Dunque la scacchiatura o la sfemminellatura del pomodoro va effettuata soltanto su varietà indeterminate poiché sulle piante a crescita bassa la vegetazione è poca e tutta essenziale per lo sviluppo dei frutti.

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