Coltivare la rucola

La rucola può essere seminata nella gran parte dell’anno, anche se il raccolto migliore è quello che si ricava in primavera-estate. Il sapore particolare la rende gradita a una larga parte di consumatori.
Esistono molte specie di rucola, genericamente distinte in due grandi ripartizioni, rucola coltivata e rucola selvatica. In effetti, ormai tutte le rucole sono coltivate, in quanto le esigenze commerciali rendono impraticabile la raccolta nei prati.
Da un punto di vista più scientifico ci sono più di 20 varietà di rucola, ma le più comuni sono tre:
Eruca sativa (comunemente detta “coltivata”)
Diplotaxis tenuifolia (comunemente detta “selvatica”
Diplotaxis erucoides e Diplotaxis muralis.
La varietà sativa, che un tempo andava per la maggiore, sta venendo ampiamente rimpiazzata dalla varietà tenuifolia, che ha foglioline più piccole ed è quella comunemente presente sulle pizze o nelle buste del supermercato.

Rucola COLTIVATA
Si semina da febbraio ad ottobre per avere il prodotto fresco tutto l’anno. Si coltiva in piena aria al Sud, mentre al Nord necessita di protezioni durante l’inverno; si semina a spaglio o a file distanti cm. 20/30, diradando in seguito le piantine. Cresce rigogliosa in tutti i terreni, purché fertili e senza ristagni d’acqua. Le foglie aromatiche e gustose si mescolano alle altre insalate e si impiegano quali ingredienti di numerosi piatti prelibati.

Rucola SELVATICA
Differisce dalla rucola coltivata per le foglie più strette e frastagliate e per il sapore decisamente più forte e piccante. E’ perenne anche al Nord e dopo ogni taglio da effettuare recidendo le foglie al colletto, rivegeta prontamente emettendo sempre nuove foglie tenere e saporite. Si semina in primavera o all’ inizio dell’autunno.
Rucola selvatica a foglia d’Ulivo
Differenzia dalla precedente esclusivamente per le foglie che si presentano intere, conservando inalterate le caratteristiche della rucola selvatica.

Consumo e semina

La parte che si consuma della rucola sono le foglie più tenere, raccolte prima della fioritura della pianta, che avviene dalla primavera alla fine dell’estate, secondo il periodo di semina.. Il caldo rende le foglie più amare. La fioritura le rende ancora più pungenti ed amare, forse troppo, per cui vanno raccolte prima. Raccogliendo le foglie singolarmente, senza tagliare tutta la pianta, questa rivegeta fornendo nuovo raccolto con continuità.
La rucola può essere seminata in diversi periodi dell’anno, come indicato qui sotto:
La rucola si presta anche ad essere coltivata in vaso, seminando più piantine in vasi grandi o una piantina per ogni piccolo vaso; la distanza da tenere tra pianta e pianta è di 10 cm circa tra le piante sulla fila a 30-40 cm tra una fila e l’altra. In vaso bastano vasi molto piccoli, diametro 10 cm circa.
Ecco alcune altre caratteristiche della rucola:

Cure colturali

La rucola non è molto impegnativa dal punto di vista delle cure colturali, se non per una accurata scerbatura o eliminazione delle erbe spontanee infestanti. Essendo una pianta a ciclo breve dovrebbe essere seminata in un terreno concimato l’anno precedente, in modo da trovare subito disponibili gli elementi nutritivi. Per evitare cattivi odori sapori si sconsiglia la concimazione con letame. Si avvantaggia della distribuzione in copertura di poco concime azotato, specialmente subito dopo ogni raccolta. Per facilitare l’assorbimento del concime è utile far seguire una bagnatura del terreno.
L’irrigazione, comunque, è sempre utile perché la pianta richiede una discreta quantità di acqua.

Raccogliere i semi

Lasciate crescere una pianta finché arriva a produrre, alla cime del fusto, lo scapo fiorale. Quando i primi frutti alla base, detti silique, cominciano a seccarsi e aprirsi, raccogliete tutto lo scapo e tenetelo per qualche giorno in un luogo asciutto: a quel punto, scuotendo gli scapi o stropicciandoli tra le mani dovreste ottenere la separazione dei semi. Questi possono essere usati in cucina per insaporire diverse pietanze, oppure possono essere lasciati seccare ulteriormente per essere destinati alle semine dell’anno successivo.

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